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Anziani, Grandi Anziani, Rischio e Malattia cardiovascolare  nel Parco Nazionale

del Cilento,  Vallo di Diano e Alburni

 

● Il contesto demografico e socio-sanitario

 

● Le Abitudini Alimentari

 

● I Fattori di Rischio Cardiovascolare

 

● La Malattia  Cardiovascolare

 

● Strategia Assistenziale, Riperfusione e Mortalità

nelle  Sindromi Coronariche Acute ST Elevato

 

● Il Ritardo Evitabile

nelle  Sindromi Coronariche Acute ST Elevato

 

 

ANZIANI, GRANDI ANZIANI E MALATTIE CARDIOVASCOLARI NEL PARCO NAZIONALE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E ALBURNI: CONTESTO DEMOGRAFICO E SOCIO-SANITARIO

 

Maria Serafino, Dimitris Christodoulakis, Paola Mascia,

Paola Lombardo, Marianna Laurito, Giovanni Gregorio

 ASL Salerno

 

 Aspetti geodemografici

La Campania è caratterizzata  da una notevole variabilità geodemografica: aod aree intensamente popolate si contrappongono aree a scarsa densità abitativa con grandi problemi di viabilità e di comunicazione, con condizioni sanitarie  diversificate a seconda delle zone considerate.

Il Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni , istituito nel 1991,  è  un’ area protetta di circa 36 000 ettari,  compresa  tra la piana del Sele a Nord, la Basilicata a Est e a Sud, e il mar Tirreno ad Ovest. Comprende, in tutto o in parte, i territori di 8 Comunità Montane e 80 Comuni. Dal 1998 è Patrimonio dell'umanità dell'Unesco (con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula), dal 1997 è Riserva della biosfera e dal 2010 è il primo parco nazionale italiano a diventare Geoparco. Tale comprensorio  si presenta come una vasta area a sud della provincia di Salerno con  assetto territoriale assai diversificato tra aree costiere ed aree interne.. Si tratta di un’area rurale nella quale per la assenza un centro urbano a grande concentrazione di popolazione, il tessuto geodemografico è costituito da una serie di piccoli centri abitati, spesso distanti tra di loro e con un sistema sociale  condizionato da tempo da tale situazione.

 

 

 

Figura 1 Composizione  percentuale della popolazione oltre 65 anni nei Distretti della ASL SALERNO  Nei quattro Distretti del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni si ha una maggiore prevalenza di Anziani e Grandi Anziani rispetto agli altri Distretti della  ASL SALERNO

 

 

Figura 2 Mediana anni dei ricoverati in Cardiologia ed UTIC dell’Ospedale San Luca dal 1995 al 2013. L’Età media dei soggetti ricoverati è passata da 64,7 + 13,4, mediana 66,0  del 1995 a 69,1 + 14,1,mediana 71,0 , del 2012 (p=0,000)

 

 

 

Figura 3 Distribuzione per sesso dei ricoverati i in Cardiologia ed UTIC dell’Ospedale San Luca dal 1995 al 2013.  La prevalenza dei soggetti di sesso femminile è passato dal 40,2 % del 1995 al  39,2 del 2013 ( p 0,05)

 

La composizione per età della popolazione, indicata nella Fig 1   riferita ai dati del 2013, mostra come nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni   la percentuale della popolazione oltre i 65 anni sia superiore al dato registrato negli altri Distretti Sanitari della ASL SALERNO..

L’indice di vecchiaia, (popolazione residente >64 anni/popolazione <15 anni x 100) e l’ indice di dipendenza (popolazione con oltre 65 anni e con meno di 15 anni/popolazione compresa tra i 15 ed 64 anni x 100) è superiore sia al dato regionale e al dato nazionale.

 

Aspetti Sanitari

Nella geografia sanitaria tale area era fino a qualche anno addietro ricompressa nella ASL SA 3 della Regione Campania ed oggi si identifica nei Distretti Sanitari 69 Capaccio-Roccadaspide ,70 Vallo della Lucania, 71 Sapri-Camerota e 72 Sala Consilina-Polla

L’emergenza territoriale fa capo alla Centrale Operativa di Vallo della Lucania.

Ad oggi i presidi ospedalieri presenti nell’area sono rappresentati dall’Ospedale di Agropoli, di Polla, di Roccadaspide, di Sapri e di Vallo della Lucania, tutti con UTIC, facenti riferimento per la emodinamica al laboratorio di Cardiologia Interventistica di Vallo della Lucania.

Fino a qualche anno addietro le attività cardiologiche dell’area erano coordinate dal Dipartimento Cardiovascolare.

La Programmazione della Regione Campania ha cancellato le Cardiologie di Agropoli e Roccadaspide, che confluirà nel futuro Ospedale della Valle del Sele. La approssimazione e la inconsistenza della gestione Commissariale cancellando il Dipartimento Cardiovascolare ha privato le Cardiologie Ospedaliere  dell’area del Parco del necessario coordinamento e ha minimizzato la offerta di servizi geriatrici ospedalieri.  

E’ un’area a grande estensione territoriale, caratterizzata da una prevalenza di popolazione anziana e da un progressivo depauperamento delle classi più giovani di età .

La morbilità generale e cardiovascolare è stata analizzata partendo dalle indagini epidemiologiche condotte nell’area e dalle ospedalizzazioni verificatesi negli anni 1995-2012 nei presidi ospedalieri presenti sul territorio del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni. 

L’analisi dei dimessi per classe di età evidenzia come le ospedalizzazioni in generale e quelle legate a DRG cardiovascolari siano prevalenti nelle classi più avanzate di età.  

I tassi di ospedalizzazione per classe di età chiariscono meglio il ruolo crescente che l’età ha nel determinare il ricorso alle strutture ospedaliere.

La mediana dell’età dei ricoverati  è progressivamente a  partire dal 1995, mentre la percentuale di soggetti di sesso femminile è lievemente diminuita (Figure 2 e 3)

Sia i ricoveri totali che quelli per cause cardiovascolari hanno un caratteristico andamento ascendente con il progredire della classe di età..

A questi dati di morbilità fa riscontro una mortalità caratterizzata dal preponderante peso dei decessi per malattie cardiovascolari.

L’analisi dei tassi di mortalità evidenzia che sia la mortalità generale che quella per malattie cardiovascolari aumentano al crescere dell’età.

 

 

 

 

Conclusioni

Il contesto sanitario del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni è quello tipico di un’area rurale, economicamente depressa, con forte prevalenza di popolazione anziana dove la morbilità e la mortalità hanno nelle malattie cardiovascolari le cause più frequenti, anche se la ridotta mortalità evitabile e l’età media alla morte, superiore ai livelli regionali e nazionali, attenuano il significato negativo degli elementi di morbilità e mortalità sopra ricordati

Per contro il Sistema Sanitario soffre per la approssimazione e la superficialità della programmazione regionale con un sistema di soccorso territoriale in via di organizzazione ed una rete ospedaliera in via di definizione.

 

 

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