LA FIBRILLAZIONE ATRIALE OGGI
Roberto Viceconti, Dimitris Christodoulakis, Paola Mascia,
Paola Lombardo, Marianna Laurito, Maria Serafino(*),
Giovanni Gregorio
U.O. Utic-Cardiologia Ospedale San Luca Vallo della Lucania ASL Salerno
(*) Area di Coordinamento Medidina di Base e G. Medica Ambito SA 3
La FA rappresenta l’aritmia sostenuta di più frequente riscontro nella pratica clinica. La sua prevalenza nella popolazione generale varia dallo in 0,9 % al 2,5 %, raggiungendo tassi di prevalenza elevati nelle classi di età più alte. Si prevede che l’aritmia tenderà ad aumentare nei prossimi anni con un incremento di 2-3 volte entro il 2050.
Le principali e più temibili complicanze della fibrillazione atriale sono rappresentate dagli eventi tromboembolici. La stratificazione per rischio trombotico rappresenta un momento fondamentale nell’inquadramento clinico dei pazienti in Fibrillazione Atriale.
A tale scopo è stato introdotto nella pratica clinica un sistema a punteggio per la valutazione del rischio tromboembolico ,CHADS Risck Score, basato sulla presenza di Scompenso Cardiaco, Ipertensione Arteriosa, età oltre 75 anni, Diabete mellito, recente ictus/TIA (Figura 1). D’altro canto una quota importante di pazienti con fibrillazione atriale ad elevato rischio tromboembolico è eleggibile a trattamento con Farmaci Anticoagulanti Orali. La definizione del profilo del rischio emorragico oltre che trombotico in questi pazienti assume particolare rilievo per una più sicura gestione della terapia. A tale scopo èè stato introdotto uno score di rischio – basato sulla presenza Ipertensione Arteriosa, Anormale funzione renale e/o epatica, Emorragia pregressa, INR labile,, assunzione di Farmaci o Alcool, Ipertensione Arteriosa Sistemica, età oltre i 65 anni, Diabete Mellito, precedente stroke / TIA - che consente di calcolare il rischio emorragico nel soggetto con Fibrillazione Atriale (Figura 2). Per tale motivo risulta molto importante poter definire oltre che il rischio trombotico anche il rischio emorragico.
Allo scopo di definire le dimensioni del problema riporteremo i risultati delle ricerche del nostro gruppo sulla epidemiologia della Fibrillazione atriale con particolare riguardo a:
a) Caratteristiche della fibrillazione atriale in una area rurale della Campania
b) Definizione del profilo di rischio tromboembolico in tale popoalzione
c) Definizione del rischio emorragico
Materiale e Metodo: abbiamo analizzato una popolazione di 968 soggetti soggetti (419 - 43,3 % - maschi e 549 – 56,7 % - femmine) di anni compresi tra 20 anni e 99 anni con età media di 62,3 + 20,5, mediana 66,0.
La composizione del campione esaminata per classe di età e sesso è riassunta nella figura 3.
Figura 1 Chads Risk Score
Figura 2 HAS - BLED Risk Score
Figura 3 Distribuzione per classi di età e sesso di 968 soggetti
Figura 4: Prevalenza di Fibrillazione Atriale in un campione di 968 soggetti Cilentani
Figura 5: Prevalenza di Fibrillazione Atriale in un campione di 968 soggetti Cilentani
Distribuzione per sesso e classe di età
Figura 6: Prevalenza di alcune condizioni in 36 soggetti con Fibrillazione Atriale e 962 soggetti senza Fibrillazione Atriale in un campione di 968 soggetti Cilentani
Risultati: la prevalenza di Fibrillazione Atriale nel campione esaminato è risultata essere del 3,7, rispettivamente del 5,2 nei maschi e del 2,7 nelle Femmine. La prevalenza della aritmia aumenta con l’aumentare della età ed massima nelle classi di età più elevate (Figura 4 e 5).
La prevalenza di Scompenso Cardiaco, Insufficienza Renale, Diabete Mellito, Insufficienza cerebrovascolare, Ipertensione Arteriosa e cardiopatia ischemica è maggiore nei soggetti con Fibrillazione Atriale rispetto ai soggetti che non presentano l’aritmia. (Figura 6) Anche il rischio trombotico ed il rischio emorragico calcolati con il Chads Score e con l’HAS BLED score è maggiore nei soggetti con Fibrillazione atriale (p <0,001) (Figura 7 e 8)
Nei soggetti con Fibrillazione Atriale il 22 % assume Aspirina, il 8,3 % Ticlopidina, il 2,3% Ibustrin , il 5,6 % è in TAO.
Figura 7 distribuzione per score di rischio trombotico e per classe di età in un campione di 698 soggetti..
Figura 8 distribuzione per score di rischio Has-bled e per classe di età in un campione di 698 soggetti..
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Figura 9 Proiezione della prevalenza di Fibrillazione Atrale.i.
Discussione.
La prevalenza di Fibrillazione Atriale nel campione di popolazione esaminato mostra valori crescenti nelle classi di età e conferma il trend in aumento della aritmia, legata sia alla di vita media sia all’aumento della quota di sopravvissuti ad eventi acuti.
Rispetto alla proiezione di prevalenza elaborata negli anni 2000 ed indicata nella Figura 9 i nostri dati mostrano livelli superiori al dato previsto.
I soggetti con fibrillazione atriale rappresentano una quota di soggetti con maggiori comorbilità e con maggiore rischio trombotico ed emorragico rispetto alla popolazione senza aritmia.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
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Francesco D’Agosto, Maria Serafino(*), , Michele Santoro, Luigi Petraglia, Dimitris Christodoulakis, Marianna Laurito, Paola Lombardo, Giovanni Gregorio.
Epidemiologia della Fibrillazione atriale in un ‘area rurale della Campania. La Ricerca Cardiologica In Campania 2012
R. Viceconti, M. Serafino, F. Gatto, L .Petraglia, P. Lombardo, D. Christodoulakis, M. Laurito, G. Gregorio Rischio Trombotico e fibrillazione atriale .Osservazioni in una popolazione di un’ area rurale della Campania. La Ricerca Cardiologica In Campania 2012
M. Serafino, R.Viceconti, L..Petraglia, F.Gatto, P. Lombardo, D. Christodoulakis, M. Laurito, , G. Gregorio. Rischio Emorragico e fibrillazione atriale .Osservazioni in una popolazione di un’ area rurale della Campania. La Ricerca Cardiologica In Campania 2012