L’
Angina a coronarie “sane”
Paolo Golino
A.O. San Sebastiano Caserta
Dall’iniziale descrizione di oltre 4 decenni fa, casi di
pazienti con dolore toracico anginoso e angiografia coronarica
normale continuano ad essere un evento comune per cardiologi.
Tale evenienza si può verificare nel 20-30% dei pazienti
sottoposti a coronarografia, a seconda delle varie casistiche.
Molte caratteristiche di questa popolazione di pazienti sono
rimaste costanti negli anni successivi: una predominanza
femminile, l'esordio dei sintomi comunemente tra i 40 e i 50
anni di età, il dolore che è grave e invalidante e la variabile
risposta alla terapia convenzionale anti-ischemica. Poiché i
pazienti mostrano solitamente un test non invasivo positivo per
ischemia inducibile, i ricercatori hanno cercato di dimostrare
un’associazione tra questa sindrome clinica e l’ischemia
miocardica. Varie anomalie del flusso coronarico e del
metabolismo sono state segnalate da diversi gruppi di
ricercatori, coerentemente con un’eziologia microvascolare di
questa sindrome. Tuttavia, altri studi hanno messo in dubbio
l’effettiva presenza di ischemia, anche in pazienti selezionati
che mostravano un test provocativo non invasivo anormale.
Le cause di dolore anginoso a
coronarie angiograficamente normali possono essere classificate
in tre gruppi principali: malattie delle coronarie non svelabili
dall’angiografia, disfunzione microvascolare e malattie
non-coronariche. Il primo gruppo include la disfunzione
endoteliale, lo spasmo dell'arteria coronaria e il “bridge”
intramiocardico. La disfunzione microvascolare può essere
secondaria a ipertensione, cardiomiopatia, malattie infiltrative,
malattie valvolari, o idiopatica. Stati morbosi non coronarici
che coinvolgono altri apparati, come ad esempio gli apparati
polmonari, gastrointestinali o muscolo-scheletrici possono anche
provocare angina a coronarie normali. Nonostante i notevoli
sforzi da parte di molti gruppi, la sindrome rimane controversa
con riguardo alla fisiopatologia, diagnosi e gestione clinica.
