IL PRIMO SOCCORSO NELLE S.C.A CON ST “ELEVATO”:

L’ESPERIENZA DEL REGISTRO R.O.S.A.

 

Luigi Petraglia, Maria Giacoma Gagliardo, Francesco Giordano, Michele Santoro, Francesco Turturiello, Raffaele Rotunno,

Giovanni Gregorio

Dipartimento Cardiovascolare ExASL SA 3 ASL SALERNO

 

Le S.C.A. con ST elevato nel Registro R.O.S.A.


 

Su 340 pazienti arruolati nel registro R.O.S.A. con diagnosi di S.C.A. con ST Elevato, pari a circa 1/3 di tutte le S.C.A. arruolate,

L’identikit dei 240 pazienti con ST “Elevation”, arruolati nel registro in questi mesi, può essere così definito: età media di 66,8 anni, prevalenza del sesso maschile (70.6%) rispetto al sesso femminile (29.4%), modesto livello di scolarizzazione (diploma scuola elementare per la metà circa dei pazienti) .

I pazienti in attività lavorativa sono circa un terzo, per due terzi si tratta di pazienti pensionati.

 


 


 


 

TUTTI

MASCHI

FEMMINE

340

240

100

%


 

70,6

29,4

Età media

66,8

64,2

73,9

Ds

14,6

14,0

13,7


 

Dati Anamnestici

Dei pazienti arruolati 1/3 riferiva familiarità positiva per cardiopatia ischemica; poco meno del 15% affermava di essere già affetto da cardiopatia ischemica

 

Sintomatologia di Esordio

La sintomatologia all’esordio è stata:

  • tipica: 70.0% dei casi rispetto all’ 80 % del Blitz 1

  • atipica: 11,4% rispetto all’11% del Blitz 1

  • epigastralgia : 13.5 %

  • sincope: 5.6%

  • dispnea: 4.7 %

  • edema polmonare acuto: 1,2%

  • altro: 0,9 %

Di tutti i pazienti arruolati lo 0.5% ha presentato arresto cardiaco prima dell’ingresso in ospedale, l’ 1.5% prima dell’ingresso in UTIC. Di questi l’1% ha richiesto D.C. shock e 1.5% solo manovre di RCP.


 

Luogo di Esordio della Sintomatologia

Il luogo di esordio della sintomatologia è stato: il domicilio del paziente nei 73,6 % rispetto al 75 % del Blitz 1, intraospedaliero nel 4,9%, altro 21,5%


 

Modalità di Ricovero

Nel 54,5% dei casi il paziente decide da solo il ricovero, mediante il Medico di Medicina Generale nel 12,1%, la Guardia Medica nel 7,4,%, il Cardiologo nel 17,6%, attivando il Sistema di Emergenza Territoriale 118 nel 17.6%, interpel-lando i familiari nel 5,3%


 

Accesso in Ospedale

L’arrivo in Ospedale è avvenuto nel 57,9% dei casi mediante auto propria contro il 53% del BLITZ 1 e il 71 % nell’indagine svolta in Campania nel 2004 e nel 33,6% dei casi con autoambulanza rispetto al 40% del BLITZ 1 e il 17 % della Campania. Ancora il 1,2% dei pazienti ha raggiunto l’ospedale a piedi, il 6,2% con auto non propria, e il 1,6% altro.


 

Terapia cardiovascolare preospedaliera.

Di tutti i pazienti arruolati il 60,2% già praticava a domicilio terapia farmacologica cardioattiva; rispettivamente: ASA 20,2%, Ticlopidina 1,5%,Plavix 0,5%, EBPM 0,5%, TAO 1,5%, ACEI 42,9%, Alfalitici 3%, Betabloccanti 22,2%, AATI 20,2%, Ca-antagonisti 28,6%, Diuretici 27,1%, Nitrati 2,5%, Statine 25,1%, Gastroprotettori 1,2%, altro 1%.

Solo l’11,2% ha praticato terapia a domicilio in rapporto all’evento acuto; rispettivamente: Analgesico 5,2%, ASA 28,9%, Ticlopidina 2,6%, EBPM 10,5%, ACEI 23,7%, Betabloccanti 2,6%, AATI 2,6%, Ca-antagonisti 5,3%, Diuretici il 10,5%, Nitrati 31,6%, Statine 10,5%, Insulina 2,6%, Antidiabetici orali 2,6%.

Il 26,3% ha praticato terapia in ambulanza, il 63,2% a domicilio, il 10,5% a domicilio ed in ambulanza.

A nessun paziente è stata praticata trombolisi preospedaliera.

 

Conclusioni

Il Registro R.O.S.A. si prefigge di stimolare percorsi diagnostico-terapeutici appropriati nella gestione del paziente con Sindrome Coronarica Acuta in un’area nella quale se da un lato lo stato della viabilità condiziona tempi di percorrenza elevati dall’altro la educazione sanitaria dei cittadini e la organizzazione dei servizi di soccorso territoriale condizionano un approccio non ottimale al paziente con Sindrome Coronarica Acuta.

I dati della presente ricerca evidenziano come una minoranza di soggetti con Sindrome Coronarica Acuta utilizza il 118 e come l’Ospedale rappresenta di fatto il primo e più importante presidio nella catena del soccorso al paziente con attacco cardiaco. Tutto ciò impone una profonda riflessione sullo stato della organizzazione del soccorso territoriale e delle modalità con cui nella nostra area e nella regione Campania viene effettuato il primo soccorso al paziente con Sindrome Coronarica Acuta.


 

Bibliografia

Gregorio G: Il Registro Osservazionale delle Sindromi Coronariche Acute dell’ASL SA 3 Il Cuore Oggi e Domani 2007 Paestum 4-5 Ottobre 2007 Atti

 

FIC-ANMCO-SIC Documento di Consenso Infarto Miocardio Acuto con ST elevato persistente: verso un appropriato percorso diagnostico-terapeutico nella comunità. Ital Heart Suppl. 2002,3(11): 1127-1164


 

F. I. C. –S. I. C. I. Documento di Consenso La rete interospedaliera per l’emergenza Coronarica (Ital Heart J 2005; 6 (Suppl 6): 5S-26S)