INFARTO MIOCARDICO ACUTO:
QUANDO LA PCI PRIMARIA, QUANDO LA TROMBOLISI
Roberto Violini e Claudia Pandolfi
UO Cardiologia Interventistica. A. O. S.Camillo – Forlanini
Roma
Dall’inizio degli anni ’80,
quando Hartzler presento’ la sua casistica di angioplastica
coronarica nell’infarto miocardico acuto 1 , il dibattito sul
trattamento invasivo dell’infarto miocardioco acuto (AMI) non ha
avuto pause.
Nonostante la superiorita’ della
PCI primaria (PCIp) sulla trombolisi (TR) sia stata ormai
ampiamente dimostrata 2-3, la terapia farmacologica ha ancora
ampi spazi di applicazione 4.
Prima di tutto e’ importante
riassumere i punti principali che caratterizzano al giorno
d’oggi il trattamento dell’AMI:
1.
nei pazienti ad alto rischio o con controindicazione alla
trombolisi, la PCIp determina un vantaggio in termini di
mortalita’ 2-5
2.
la precocita’ dell’intervento nelle prime ore
dall’insorgenza dei sintomi costituisce il principale
determinante del successo, per cui se non e’ immediatamente
disponibile la PCIp, la TR e’ il trattamento di prima scelta 6-7
3.
per incrementare la sua efficacia la TR piu’ che un
singolo trattamento farmacologico deve divenire elemento di una
piu’ ampia strategia: pertanto essa deve essere seguita da una
PCI rescue in caso di insuccesso o da una coronarografia precoce
(entro 24-48 h) in caso di successo, così da ottenere una rapida
stratificazione prognostica, ma soprattutto la prevenzione del
reinfarto e dell’angina postinfartuale, che costituiscono il
tallone d’Achille della TR 8-9
4.
la differenza dei risultati tra trattamento invasivo e
farmacologico aumenta a favore della PCIp dopo le 6 ore
dall’insorgenza dei sintomi, per cui piu’ è tardiva la
presentazione in Ospedale, più e’ vantaggiosa la riperfusione
meccanica 10-11
5.
migliori risultati si ottengono facendo precedere alla
PCI la rimozione del trombo con sistemi di aspirazione 12
6.
il trattamento farmacologico di accompagnamento migliora
i risultati di entrambi gli approcci, per cui la
somministrazione precoce di Inibitori delle glicoproteine
IIb/IIIa e’ indispensabile 13, mentre la doppia antiaggregazione
a lungo termine e’ fondamentale dopo entrambi i trattamenti 14
7.
in corso di PCIp l’impianto di stent e’ praticamente
obbligatorio 15;
8.
lo stent a rilascio di farmaco, per quanto sicuramente
efficace, come dimostrato da vari trial randomizzati 16-17, e
verosimilmente sicuro, come riportato da varie metanalisi 18-19,
non trova ancora una definita indicazione per la necessita’ del
trattamento a lunghissimo termine con due antiaggreganti 20.
Cio’ avviene perche’ in malati trattati in urgenza, possono non
essere evidenziati immediatamente fattori di rischio emorragico
(spontaneo o legato alla necessita’ di successivi interventi
chirurgici).
9.
la precocita’ della trombolisi (per es. trombolisi
preospedaliera) permette di ottenere risultati sovrapponibili
alla PCIp almeno nei pazienti trattati nelle prime 3 ore
dall’insorgenza dei sintomi 6
10.
nonostante tutto, ancora oggi, in qualunque registro o
survey, la percentuale di malati che non ricevono nessun
trattamento riperfusivo e’ ancora molto vicina al 20%!
11.
la proliferazione dei Laboratori di Cardiologia invasiva
non ha completamente migliorato la possibilita’ di effettuare la
PCIp, poiche’ la maggior parte dei Centri non effettua un’attivita’
H24.
Quindi dal punto di vista
pratico e’ importante sottolineare che il target per un
trattamento efficace, non deve essere la PCIp a tutti i costi,
ma la corretta applicazione delle linee guida.
Le raccomandazioni sono:
1.
garantire un trattamento riperfusivo al maggior numero di
pazienti
2.
preferire la PCIp nei seguenti sottogruppi di pazienti 9:
a.
AMI anteriore ampio o con evidenti fattori di alto
rischio
b.
Shock cardiogeno
c.
Controindicazione alla trombolisi
d.
Presentazione dopo la 6 ora
3.
garantire la PCIp entro 2 ore dal primo contatto
sanitario 20
4.
preferire la strategia trombolitica in pazienti 9:
a.
con basso rischio ricoverati in Ospedale senza
Cardiologia interventistica
b.
con presentazione precoce (< 3h dall’esordio dei sintomi)
se non e’ possibile effettuare immediatamente la PCIp 6
c.
in pazienti a presentazione non precoce se la PCIp non
puo’ essere effettuata entro 2h
5.
effettuare programmi di screening precoce preospedaliero
del dolore toracico con effettuazione e trasmissione dell’ECG ad
un Centro di riferimento, che permettono una stratificazione
immediata con possibilita’ di personalizzare il trattamento in
base al profilo del paziente, ricoverando in Ospedale con
possibilita’ di PCI p i pazienti ad alto rischio ed effettuando
la trombolisi preospedaliera nei pazienti non ad alto rischio 21
Bibliografia
1.
Hartzler GO,
Rutherford BD, McConahay DR, Johnson WL Jr, McCallister BD, Gura
GM Jr, Conn RC, Crockett JE.Percutaneous
transluminal coronary angioplasty with and without thrombolytic
therapy for treatment of acute myocardial infarction.Am Heart J.
1983 Nov;106:965-73
2.
Keeley
EC, Boura JA, Grines CL.
Primary angioplasty
versus intravenous thrombolitic therapy for acute myocardial
infarction: a quantitative review of 23 randomised trials.
Lancet 2003; 361: 13-20
3.
Danish multicenter randomized study on fibrinolytic
therapy versus acute coronary angioplasty in acute myocardial
infarction: rationale and design of the DANish trial in Acute
Myocardial Infarction-2 (DANAMI-2) Am Heart J 2003; 146(2):
234-41
4.
Bonnefoy E. et al. Primary angioplasty versus prehospital
fibrinolysis in acute myocardial infarction: a randomised study.
Lancet 2002; 360: 825-29.
5.
Grines CL, Westerhausen DR Jr, et al. A randomized trial of
transfer for primary angioplasty versus on-site thrombolysis in
patients with high-risk myocardial infarction: the Air Primary
Angioplasty in Myocardial Infarction study.
J Am Coll Cardiol 2002;
39(11):1713-9.
6.
Steg PG,
Bonnefoy E, Chabaud S, Lapostolle F, Dubien PY, Cristofini P,
Leizorovicz A, Touboul P; Comparison of Angioplasty and
Prehospital Thrombolysis In acute Myocardial infarction (CAPTIM)
Investigators.
Impact of time to
treatment on mortality after prehospital fibrinolysis or primary
angioplasty: data from the CAPTIM randomized clinical trial.
Circulation. 2003;108(23):2851
7.
Widimsky P. The PRAGUE-2 results. ESC 2002.
8.
Fernandez-Aviles F, Alonso JJ, Castro-Beiras A et al.
Routine invasive
strategy within 24 hours of thrombolysis versus inschemia-guided
conservative approach for acute myocardial infarction with
ST-segment elevation (GRACIA-1): a randomized controlled trial.
Lancet 2004; 364:1045-53.
9.
Antman
EM, Anbe DT, Armstrong PW, Bates ER, Green LA, Hand M, Hochman
JS, Krumholz HM, Kushner FG, Lamas GA, Mullany CJ, Ornato JP,
Pearle DL, Sloan MA, Smith SC Jr, Alpert JS, Anderson JL, Faxon
DP, Fuster V, Gibbons RJ, Gregoratos G, Halperin JL, Hiratzka LF,
Hunt SA, Jacobs AK, Ornato JP.
ACC/AHA guidelines
for the management of patients with ST-elevation myocardial
infarction; A report of the American College of
Cardiology/American Heart Association Task Force on Practice
Guidelines (Committee to Revise the 1999 Guidelines for the
Management of patients with acute myocardial infarction). J Am
Coll Cardiol. 2004;44(3):E1-E211.
10.
Zijlstra F, Patel A, Jones M, Grines CL, Ellis S, Garcia E,
Grinfeld L, Gibbons RJ, Ribeiro EE, Ribichini F, Granger C,
Akhras F, Weaver WD, Simes RJ.
Clinical characteristics and outcome of patients with early (<2
h), intermediate (2-4 h) and late (>4 h) presentation treated by
primary coronary angioplasty or thrombolytic therapy for acute
myocardial infarction. Eur Heart J. 2002 ;23(7):550-7
11.
Juliard
JM, Feldman LJ, Golmard JL, Himbert D, Benamer H, Haghighat T,
Karila-Cohen D, Aubry P, Vahanian A, Steg PG.
Relation of mortality of primary angioplasty during acute
myocardial infarction to door-to-Thrombolysis In Myocardial
Infarction (TIMI) time. Am J Cardiol. 2003 ;91(12):1401-5.
12.
Fokkema ML, Vlaar PJ, Svilaas T.
Thrombus aspiration as definitive mechanical intervention for
ST-elevation myocardial infarction: a report of five cases. J
Invasive Cardiol. 2008 ;20(5):242-4.
13.
Montalescot G., et al. for the ADMIRAL investigators:
Platelet glycoprotein inhibition with coronary stenting for
acute myocardial infarction. New Engl J Med 2001;
344(25):1895-1903
14.
Pollack Jr CV, Antman EM, Hollander JE.
2007 Focused Update to the ACC/AHA Guidelines for the Management
of Patients With ST-Segment Elevation Myocardial Infarction:
Implications for Emergency Department Practice. Ann Emerg Med.
2008 31
15.
Stone GW, Grines CL, Cox DA, Garcia E, Tcheng JE, Griffin JJ,
Guagliumi G, Stuckey T, Turco M, Carroll JD, Rutherford BD,
Lansky AJ; Controlled Abciximab and Device Investigation to
Lower Late Angioplasty Complications (CADILLAC) Investigators.
Comparison of angioplasty with stenting, with or without
abciximab, in acute myocardial infarction. N Engl J Med. 2002 ;346(13):957-66.
16.
Menichelli M, Parma A, Pucci E, Fiorilli R, De Felice F, Nazzaro
M, Giulivi A, Alborino D, Azzellino A, Violini R.;
Randomized
trial of Sirolimus-Eluting Stent Versus Bare-Metal Stent in
Acute Myocardial Infarction (SESAMI). J Am Coll Cardiol. 2007 ;49(19):1924-30.
17.
Spaulding C,
Henry P,
Teiger E,
Beatt K,
Bramucci E,
Carrié D,
Slama MS,
Merkely B,
Erglis A,
Margheri M,
Varenne O,
Cebrian A,
Stoll HP,
Snead DB,
Bode C;
TYPHOON Investigators.
Sirolimus-eluting versus uncoated stents in acute myocardial
infarction.
N Engl J Med.
2006 ;355(11):1093-104
18.
De Luca G, Stone GW, Suryapranata H, Laarman GJ, Menichelli M,
Kaiser C, Valgimigli M, Di Lorenzo E, Dirksen MT, Spaulding C,
Pittl U, Violini R, Percoco G, Marino P.;
Efficacy and
safety of drug-eluting stents in ST-segment elevation myocardial
infarction: A meta-analysis of randomized trials. Int J Cardiol.
2008 Apr 2. [Epub ahead of print]
19.
Kastrati A, Dibra A, Spaulding C, Laarman GJ, Menichelli M,
Valgimigli M, Di Lorenzo E, Kaiser C, Tierala I, Mehilli J,
Seyfarth M, Varenne O, Dirksen MT, Percoco G, Varricchio A,
Pittl U, Syvänne M, Suttorp MJ, Violini R, Schömig A.;Meta-analysis
of randomized trials on drug-eluting stents vs. bare-metal
stents in patients with acute myocardial infarction.
Eur Heart J. 2007
28(22):2706-13
20.
Melfi R,
Nusca A, Patti G, Di Sciascio G.
The risks and
benefits of drug-eluting stents in the setting of STEMI. Curr
Cardiol Rep. 2008 Sep
21.
Linee guida ESC 2008, in press
22.
Garvey
JL, MacLeod BA, Sopko G, Hand MM; National Heart Attack Alert
Program (NHAAP) Coordinating Committee; National Heart, Lung,
and Blood Institute (NHLBI); National Institutes of Health.
Pre-hospital 12-lead electrocardiography
programs: a call for implementation by emergency medical
services systems providing advanced life support--National Heart
Attack Alert Program (NHAAP) Coordinating Committee; National
Heart, Lung, and Blood Institute (NHLBI); National Institutes of
Health. J Am Coll Cardiol. 2006;47(3):485-91.
