Appropriatezza Prescrittiva Nella terapia con StatinE: dati
preliminari dal Proggetto A.P.E.
Giuseppe Bottiglieri, Filippo Gatto, Francesca Innelli, Anna
Cuda, Giovanni Gregorio
U.O. Utic-Cardiologia Ospedale S. Luca
Dipartimento Cardiovascolare Vallo della Lucania ASL SA 3
Tra gli obiettivi del Sistema
Sanitario Nazionale vi è quello di massimizzare la probabilità
di ottenere con gli interventi medico-sanitari gli effetti
desiderati e di ridurre gli sprechi.
L’Appropriatezza è un aspetto
fondamentale della qualità assistenziale, in una relazione
fortemente dinamica con le altre componenti della qualità:
sicurezza, efficacia, equità, continuità assistenziale,
coinvolgimento del cittadino ed efficienza.
L’Appropriatezza prescrittiva
si realizza quando al paziente “giusto”viene reso il servizio
“giusto”, al momento “giusto” e nella “giusta quantità”.
“Appropriata” è la cura
sanitaria in cui “i benefici eccedono i rischi con un margine
abbastanza ampio da renderla un valido trattamento da
somministrare”
Elementi
utili per valutare l’appropriatezza di una terapia sono:
-efficacia pratica del
trattamento
- raggiungimento degli obbiettivi terapeutici
- innocuità degli eventuali effetti collaterali
- minimizzazione dei costi.
L’articolo
15 decies del Decreto legislativo 19 giugno 1999 n° 229
stabilisce l’obbligo per i medici dell’Appropriatezza nella
prescrizione di farmaci e accertamenti diagnostici
Appropriatezza d’uso delle statine: come definirla?
-
Appropriatezza d’uso = trattare tutti i pazienti ad alto
rischio cv, come da Nota 13
-
Appropriatezza d’uso = trattare per raggiungere il target
di C-LDL, al fine di ridurre il più possibile il numero di
eventi cv, ricoveri e ospedalizzazioni (ridurre quindi la
spesa sanitaria relativa alla gestione degli eventi cv).
Oggi meno del 50% dei pazienti ad alto rischio è a target
-
Appropriatezza d’uso = terapia continuativa, come da Nota 13
-
Appropriatezza d’uso = trattare con la statina più
costo/efficace nel portare i pazienti a target
-
Di qui la
necessità di un registro sull’appropriatezza prescrittiva delle
Statine, il PROGETTO A.P.E. del Dipartimento Cardiovascolare
dell’ASL SA 3
Scopo
dello Studio :
Valutazione del percorso diagnostico-terapeutico applicato al
controllo della colesterolemia come fattore di rischio in
soggetti eleggibili alla terapia ipocolesteromizzante con
statine
Lo studio
si propone il compito di
·
Individuare i
soggetti eleggibili alla terapia con statine
·
Effettuare una
valutazione complessiva del rischio cardiovascolare
·
Implementare il
trattamento della ipercolesterolemia
misure dietetiche (stile di
vita)
misure farmacologiche
personalizzazione della terapia
·
Ottimizzare la
terapia
adeguare favorire la aderenza
dei pazienti alla terapia
adeguare la dose dei farmaci
perseguire il raggiungimento
degli obbiettivi terapeutici definiti dalle Linee Guida
● Valutare il rischio clinico connesso alla terapia
con statine
Sicurezza della terapia
Monitoraggio degli effetti
collaterali
● Valutare interazioni farmacologiche con terapie
concomitanti
Dati
preliminari dello studio A.P.E.
I dati si riferiscono ai primi
50 pazienti arruolati nel registro, (82% maschi e 18 % femmine),
con età media di 61+ 11 aa, che afferiscono al Centro
dell’Ipertensione e delle Dislipidemie del Dipartimento
Cardiovascolare dell’ASL SA 3.
La maggioranza dei pazienti, il
58%, è in soprappeso (BMI 25-29), per il 22% sono obesi (BMI>30)
e solo una piccola percentuale, 20%, ha un normale peso corporeo
(BMI<25).
La metà dei pazienti presenta
obesità viscerale ( circonferenza addominale oltre 102cm per
uomo e oltre 88 per donna).
Circa la metà dei pazienti non
svolge alcuna attività fisica, con una percentuale di fumatori o
ex fumatori di circa il 60%.
La valutazione della familiarità
per patologia è positiva nel
72%per cardiopatia
ischemica-ipertensiva
22% per dislipidemia
20% per diabete
16% per vasculopatia
multidistrettuale
Le patologie associate alla
dislipidemia sono:
64% cardiopatia
ischemico/ipertensiva
16% diabete mellito
20% Altre patologie
Nella valutazione del tipo di
dislipidemia, il 22% è rappresentato dalle forme familiari, ben
il 76% dalla ipercolesterolemia non corretta dalla sola dieta,
di cui il l’8% in prevenzione primaria e 68% in prevenzione
secondaria e solo il 2% è rappresentato dalle dislipidemia in
soggetti con insufficienza renale
Per tutti i pazienti è stata
effettuata una stratificazione del Rischio Cardiovascolare
Globale utilizzando le carte del Rischio dell’ISS
I pazienti arruolati ricadono
per la maggior parte (86%) nel gruppo ad elevato rischio
trattandosi di soggetti dimessi dal reparto di Cardiologia e
quindi in prevenzione secondaria; il 12% appartiene al gruppo a
rischio moderato e solo il 2% al gruppo a baso rischio.
L’assetto lipidico valutato
all’arruolamento evidenziava valori di C-tot 171+42 DS, di
C-HDL 41+15mg/dl, di C-LDL 97+41mg/dl e di Trigliceridi
166+131mg/dl.
All’arruolamento il 92% dei
pazienti è in trattamento con statine l’8% non pratica alcuna
terapia. Le varie statine sono utilizzate nelle seguenti
percentuali: 15% Atorva, 9% Simva, 10% Prava, 3% Fluva, 56%
Rosuva, 2% Lova, 5% Simva+Ezitimibe.
La compliance è buona nel 70%
dei pazienti, sufficiente nel 15%, scarsa nel 10% e scarsissima
nel 5% dei pazienti. Motivo più frequente dell’abbandona del
trattamento è l’eccessivo numero di farmaci da assumere.
L’Analisi dell’assetto lipidico
ed il controllo del target ha evidenziato un raggiungimento del
target per C-tot del 64% e per C-LDL del 59% (target C-LDL <70
mg/dl raggiunto nel 66% dei pazienti, target C-LDL <100 mg/dl
raggiunto nel 34% dei pazienti)
A circa l’80% dei pazienti
arruolati, già non a target, non era stata modificata la
terapia ai controlli precedenti
Un solo paziente ha presentato
un evento avverso minore (dolori muscolari e crampi) che ha
richiesto la sostituzione del farmaco.
Riflessioni
Dai dati preliminari della
coorte di pazienti arruolati, quasi tutti al elevato rischio ed
in prevenzione secondaria, si evince che:
-
esiste un mancato raggiungimento del target terapeutico
in un’elevata quota di pazienti, in particolarmodo tra quelli a
rischio elevato.
-
Non vi è un monitoraggio valido dell’efficacia del
trattamento ipocolesterolemizzante
BIBLIOGRAFIA
Giovanni Gregorio Filippo Gatto Francesco Giancotti Maria
Serafino Giuseppe Di Fluri: Il progetto A.P.E. Appropriatezza
Prescrittiva nella Terapia Con Statine .Il Cuore Oggi e Domani
2007 Paestum 4-5 Ottobre Atti: 42-46