La Cardiopatia
Ipertensiva: Come riconoscerla
Maurizio Galderisi, Pasquale Innelli, Roberto Viceconti
Divisione di Cardioangiologia con UTIC,
Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale. Università
Federico II Napoli
L’ecocardiografia
consente il riconoscimento della cardiopatia ipertensiva nei
suoi diversi aspetti e nelle sue diverse fasi.
Il coinvolgimento
cardiaco più importante del cuore nel danno d’organo dovuto agli
elevati valori pressori corrisponde all’ipertrofia
ventricolare sinistra che è un marker prognostico
indipendente di rischio cardiovascolare. In tal senso
l’ipertrofia ventricolare sinistra di tipo concentrico (massa
ventricolare sinistra indicizzata aumentata e spessore relativo
di parete > 0.42) esprime un rischio più marcato rispetto
all’ipertrofia eccentrica ma è anche da considerare come il
rimodellamento concentrico (massa ventricolare
sinistra indicizzata nei limiti ma spessore relativo di parete >
0.42) corrisponda ad un rischio già aumentato rispetto alla
geometria ventricolare sinistra normale (massa ventricolare
sinistra indicizzata e spessore relativo di parete entrambi nei
limiti), L’ipertrofia ventricolare sinistra predispone allo
scompenso cardiaco, alla cardiopatia ischemica ed allo stroke,
con meccanismi patogenetici svariati.
Il valore
prognostico della disfunzione diastolica del ventricolo
sinistro non va, comunque trascurato. Il pattern
diastolico da alterato rilasciamento. Rivelabile con il semplice
Doppler transmitralico, corrisponde al I grado di disfunzione
diastolica ed è dovuto principalmente allo sviluppo di fibrosi
miocardica che accompagna il rimodellamento concentrico e
l’ipertrofia concentrica. Lo scompenso cardiaco diastolico
isolato rappresenta l’espressione sintomatologia di questo tipo
di disfunzione, quando la frazione di eiezione può essere ancora
nei limiti della norma. In presenza di geometria concentrica del
ventricolo sinistro e disfunzione diastolica, l’alterazione
della frazione di accorciamento centroparietale si rende
manifesta prima della depressione della funzione sistolica di
camera (= frazione di eiezione).
In maniera conforme
al grado di disfunzione diastolica si sviluppa anche la
dilatazione atriale sinistra, la quale è dipendente non
solo dagli elevati valori pressori ma anche dal sesso (maschile)
e dal sovrappeso. La dilatazione atriale sinistra predispone
alla fibrillazione atriale e. quindi, ad un rischio aumentato di
stroke.
La dilatazione
dell’aorta ascendente e della radice aortica vede la sua
principale causa nell’aumento del post-carico e rappresenta la
causa determinante di sviluppo di insufficienza valvolare
aortica nel mondo occidentale.
Alla luce delle
evidenze presentate, un esame ecocardiografico completo può
risultare alquanto utile nella stratificazione del rischio e
nel management del paziente iperteso.
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