REGISTRO R.O.S.A.:

 DATI PRELIMINARI SUL PRIMO SOCCORSO

 

Antonio Aloia AntonGiulio Maione  Michele Santoro Raffaele Vitale  Marco M Patella Elisa Di Iaconi   Carmelo La Creta (**)

Salvatore Ambrosio(**) Antonio Lieto Fabio Crescibene(***)

M.Giacoma Gagliardo (****) Arcangelo Monopoli(****)    

 Raffaele Rotunno (***)  Pasquale Sarnicola (****)Giovanni Gregorio

 

U.O. Utic-Cardiologia Ospedale San Luca Vallo della Lucania Dipartimento Cardiovascolare ASL SA 3 Vallo della Lucania

(*) U.O. Utic-Cardiologia Ospedale Civile di Agropoli Dipartimento Cardiovascolare ASL SA 3 Vallo della Lucania

(**)U.O. Utic-Cardiologia Ospedale L. Curto di Polla Dipartimento Cardiovascolare ASL SA 3 Vallo della Lucania

(***) U.O. Utic-Cardiologia Ospedale Civile Roccadaspide Dipartimento Cardiovascolare ASL SA 3 Vallo della Lucania

(****) U.O. Utic-Cardiologia Ospedale di Sapri Dipartimento Cardiovascolare ASL SA 3 Vallo della Lucania

 

 

Casella di testo:   

 

L’ ASL  SA3. Il territorio dell'ASL SA/3 occupa una superficie di 3.080,4 Kmq. a sud della provincia di Salerno. Si presenta aspro con zone prevalentemente montuose e collinari. Abbraccia 94 comuni della Provincia e conta un'utenza complessiva di 265.656   abitanti.   Durante il periodo estivo il numero di abitanti nel territorio dell’ASL/SA3 si triplica. La rete ospedaliera  della ASL SA 3 è costituita da 5 Ospedali e 2 strutture private accreditate.

 

Le U.O. cardiologiche sono  riunite nel Dipartimento Cardiovascolare.

 

Registro R.O.S.A.  I nuovi criteri diagnostici delle S.C.A. legati alla introduzione nella pratica clinica dei nuovi e più sensibili markers di necrosi miocardica  ha determinato un incremento delle diagnosi e delle ospedalizzazione per S.C.A..

Ciò ha determinato non solo la ridefinizione della epidemiologia delle SCA  ma ha portato alla aggiornamento  delle Linee Guida ed alla implementazione   di nuovi  percorsi diagnostico-terapeutici,. 

Con gli studi Blitz1 e Blitz 2 promossi dall’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri  e la Indagine svolta dall’ Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri della Campania  è stato definito il quadro epidemiologico e diagnostico-assistenziali delle SCA in Italia e in Campania.

Sulla base di tali premesse il Dipartimento Cardiovascolare  della ASL SA 3  ha  definito un registro osservazionale  sulle Sindromi Coronariche Acute ospedalizzate nei presidi ospedalieri della ASL SA 3.

Il Registro osservazionale  raccoglie i dati dei pazienti consecutivamente afferenti alle strutture Cardiologiche UTIC del Dipartimento Cardiovascolare della ASL SA 3 di Vallo della  Lucania e dimessi con diagnosi di S.C.A., afferenti ai  codici DRG 410,410.0,  410.1, 410.2, 410.3, 410.4, 410.5, 410.6,  410.7,  410.8, 410.9. 411.1.

L’obbiettivo del Registro  è la definizione della epidemiologia, dei percorsi e dell’outcome dei pazienti ospedalizzati per Sindrome Coronarica Acuta e del Follow up post evento

I Centri   partecipanti  al Registro sono:

- U.O. UTIC-CARDIOLOGIA dell’OSPEDALE SAN LUCA  di VALLO DELLA LUCANIA

- U.O. UTIC-CARDIOLOGIA dell’OSPEDALE  L. CURTO  di POLLA

- U.O. UTIC-CARDIOLOGIA dell’OSPEDALE   di AGROPOLI

- U.O. UTIC-CARDIOLOGIA dell’OSPEDALE  di ROCCADASPIDE

- U.O. UTIC-CARDIOLOGIA dell’OSPEDALE  di SAPRI

In questa sede vengono presentati i dati relativi ai primi tre mesi di attività del Registro (1 maggio -31 luglio 2007), relativamente al percorso preospedaliero ed al primo soccorso..

L’85,3% dei pazienti arruolati nel R.O.S.A. .per Sindrome Coronarica Acuta è residente nell’Asl SA3, il 10,4% proviene dalle restanti Asl della Regione Campania, il 3,1% proviene da altre Regioni d’Italia e l’1,2% risiede all’estero.

L’ età media dei pazienti arruolati è di 69 + 12( 61 % maschi e 39 % femmine) , rispetto al 67 + 13 anni dei pazienti inseriti nel Blitz 1 (70 maschi e 30% femmine).

Riguardo alla scolarità si registrano le seguenti condizioni:

- analfabeta  9%

- istruzione elementare 47,5 %, rispetto al 53 % del Blitz 1

- istruzione media inferiore 21,3 % rispetto al 20 % del Blitz 1

- istruzione media superiore 14,8 % rispetto al 18 5 del Blitz 1

- laurea /,4 % rispetto al 5 % del Blitz 1

 I pazienti in attività lavorativa sono il 34%, rispetto al 32,5% del Blitz 1, verso il 66%  di pensionati rispetto al 68% del Blitz 1

 

Esordio della Sintomatologia. La sintomatologia è stata

-          tipica nel 64,5 % dei casi rispetto all’ 80 % del Blitz 1

-          atipica nel 4,1 rispetto all’11% del Blitz 1

-          epigastralgia  12,4 %

-          sincope 0,8 %

-          dispnea  9,1 %

-          altro 9,1 % 

Il  luogo di esordio della sintomatologia è stato:

-il domicilio del paziente nel 66,7 % rispetto al 75 % del Blitz 1

- altro 29,2 %

-intraospedaliero 4,2 %

 

Modalità ricovero

Nel 49% dei casi il paziente decide da solo il ricovero, rispetto al 34% del BLITZ 1 e il 61,5% della ricerca svolta in Campania nel 2004, mediante il Medico di Medicina Generale nel 10,5% contro il 20% del Blitz 1 e il 14 % della Campania, tramite la Guardia Medica nel 1,80% contro 8% del Blitz 1 e il 3 % dell’indagine Campana, con consulto del Cardiologo nel 14% contro il 11% della Campania, tramite il 118 nel 21,9% rispetto al 26% del BLITZ 1 e il 17 % della Campania. 

 

 Accesso in Ospedale

L’arrivo in Ospedale è avvenuto nel 61,5% dei casi mediante auto propria contro il 53% del BLITZ 1 e il 71 % della Campania e nel 30,3% dei casi con autoambulanza rispetto al 40% del BLITZ. e il 17 % della Campania

 

Ricoveri S.C.A.

Nei tre mesi presi in esame, maggio, giugno e luglio, abbiamo avuto 160 ricoveri per S.C.A. di questi 56 a maggio, 49 a giugno e 55 a luglio.

Se teniamo conto del diverso tipo di presentazione della S.C.A. possiamo individuare i seguenti sottogruppi: 48 S.C.A. STEMI (30 %), 62 S.C.A. NSTEMI (38,8%), 6 S.C.A. esorditi con BBsn (3,8 %), 42 Angina Instabile (26,3%), e 2 IMA peri-procedurali(1,3%).

 

Tempo Precoronarico

 Il tempo precoronarico totale è stato di  225 minuti (mediana), di 147 minuti nelle SCA con ST elevato rispetto a 238 mnuti dell’indagine Campana,di 307 minuti nelle SCA con ST non elevato, di 200 minuti nell’Angina Instabile, di 192 minuti nei maschi di 240 minuti nelle femmine.

La mediana del tempo esordio sintomi- arrivo PS  130 minuti, il ritardo intraospedaliero (PS-UTIC) 35 minuti.

Il tempo dall’esordio dei sintomi all’arrivo in Ospedale è più breve quando a decidere il ricovero è direttamente il paziente o quando interviene il 118; è più lungo quando interviene il Medico di Medicina Generale, la Guardia Medica, Il Cardiologo e i familiari.

 

Frazione Orarie del Ricovero nelle SCA con ST elevato. Entro la seconda ora dall’insorgenza dei sintomi si ricovera il 42% dei pazienti, rispetto al 34% del GISSI-1, al 49% del BLITZ 1 e il 25 % dell’indagine Campana. Tra la seconda e la sesta ora si ricovera il 38,8% dei pazienti rispetto al 29% del GISSI-1, al 28% del BLITZ 1 e  al 34 % dell’indagine Campania; pertanto nella nostra ASL entro la sesta ora si ricovera 80,8% dei pazienti rispetto al 63% del GISSI-1, al 77% del BLITZ 1 e il 59 % dell’indagine Campana. Tra la sesta e dodicesima ora si ricovera 10,5% dei pazienti, rispetto al 14% del GISSI -1, al 10% del BLITZ 1 e il 14 % della Campania. Oltre la dodicesima ora si ricovera il 10,5% dei pazienti rispetto al 23% del GISSI-1, al 14% del BLITZ 1 e il 27 5 della Capania.

 

Terapia Preospedaliera. E’ limitata a pochi presidi farmacologici. Più specificatamente il 4,8 %  dei pazienti ha praticato Morfina, il 33,3 %  nitroderivati, il 13,3 % Aspirina, il 13,3 % clopidogrel, 6,7 % Betabloccati, 6,7 % diuretici. Nessun paziente ha pratica trombolisi preospedaliera.

                                                                                                      

Conclusioni Lo scopo del R.O.S.A. è quello di poter fotografare, in un vasto territorio quale è quello della ASL SA 3, con una bassa densità abitativa e con collegamenti spesso fatiscenti, le condizioni nelle quali oggi si trova il paziente affetto da Sindrome Coronaria Acuta. Infatti il rilievo dei dati epidemiologici, dei tempi e delle modalità di soccorso territoriale e di ricovero, dei trattamenti eseguiti e il successivo follow-up, sono e saranno nei prossimi anni, dati importanti per poter conoscere e quindi ottimizzare al meglio la risposta sanitaria rendendola unitaria nell’interno territorio della nostra ASL.

I dati dei primi tre mesi, documentano:

  • i tempi di ricovero, dall’insorgenza dei sintomi all’accesso in ospedale, sono ancora elevati,  
  • sul territorio nella maggioranza dei casi non viene eseguita alcuna terapia;
  • manca di fatto un progetto di “trombolisi pre-ospedaliera”, che viste le caratteristiche del nostro territorio, sarebbe la terapia ideale e di più facile esecuzione che i pazienti affetti da SCA-STEMI potrebbero ricevere;
  • i pazienti affetti da SCA STEMI non praticano la terapia riperfusiva più adeguata e una quota di questi non pratica addirittura alcuna terapia;
  • una percentuale importante di pazienti raggiunge l’ospedale con mezzi propri, senza l’utilizzo del Sistema di Emergenza Sanitaria, con un reale sottoutilizzo del 118;
  • la mancanza di una rete integrata di assistenza cardiologica che permetta di coordinare le attività ospedaliere e territoriali, e gestire, avendo creato le adeguate sinergie, l’emergenza cardiologica territoriale

La sfida che la Cardiologia del nostro territorio è chiamata a raccogliere in un prossimo futuro consiste essenzialmente in una razionalizzazione dei percorsi diagnostico-terapeutici del paziente affetto da S.C.A. e ciò può avvenire soltanto attraverso una adeguata riorganizzazione dei servizi di emergenza, sia territoriali che ospedalieri, quale quella realizzabile con un’adeguata rete integrata di assistenza cardiologia, sulla scorta di quanto indicato nei  documenti di consenso e  di quello che si è realizzato in diverse realtà  negli ultimi anni 5-10. Ma indispensabile per poter ottenere i migliori risultati nel trattamento dei pazienti affetti da S.C.A. è quella di creare un sistematico collegamento tra le UTIC del territorio, queste nostre realtà dovranno crescere insieme, realizzando tra di loro un network operativo, nella consapevolezza che nella concordia le piccole cose crescono, nella discordia le grandi cose finiscono.

 

Bibliografia

 

1) Gregorio G: Il Registro Osservazionale delle Sindromi Coronariche Acute  dell’ASL SA 3 Il Cuore Oggi e Domani 2007 Paestum 4-5 Ottobre 2007 Atti

 

2) Di Chiara A, Chiarella F, Savonitto S, Lucci D, Bolognese L, De Servi S, 

 Greco  C,   Boccanelli A, Zonzin P, Coccolini S, Maggioni AP; BLITZ Investigators.  Epidemiology of acute myocardial infarction in the Italian CCU network:   he BLITZ study. Eur Heart J. 2003;24:1616-29.

 

 

3) Di Chiara A,  Fresco C,   Savonitto S,  Greco C,   Lucci D, Gonzini L,   Mafrici A,    Ottani F,  Bolognese L,   De Servi S,   Boccanelli A,   Maggioni A, and   Chiarella F on behalf of the BLITZ-2 Investigators Epidemiology of non-ST elevation acute coronary syndromes in the Italian cardiology network: the BLITZ-2 study European Heart Journal (2006) 27, 393–405

 

4) Gregorio G,  Citro R,  Chieffo C,  Corsini F,  Riccio C, Iacomino M.,   Serafino    M. Epidemiologia delle  Sindromi Coronariche Acute in Campania    Monaldi Arch Chest Dis 2005; 64: 157-163  

  

5) Marzegalli M.,  Oltrona L., Corrada E, Fontana G,Klugmann S. La rete per la  gestione delle sindromi coronariche acute della Città di Milano:risultati di quattro anni di esperienza e prospettive del network cardiologico preospedaliero e interospedaliero  (Ital Heart J 2005; 6 (Suppl 6): 49S-56S)

 

6) Olivari Z, Di Pede F,Giujusa T, et al. Epidemiologia ospedaliera e caratteristiche di presentazione dell'infarto  miocardico acuto con ST sopraslivellato: dati dal registro VENERE. Ital Heart J 2004  suppl 5: 136S

.

 

7) Oltrona L, Mafrici A, Marzegalli M, Fiorentini C, Pirola R, Vincenti A. La gestione della fase iperacuta dell’infarto miocardico con sopraslivellamneto del tratto ST nella Regione Lombardia (Gest-IMA). Ital Heart J Suppl 2005; 6: 489-497.

 

8) FIC-ANMCO-SIC Documento di Consenso Infarto Miocardio Acuto con ST elevato persistente: verso un appropriato percorso diagnostico-terapeutico nella comunità. Ital Heart Suppl. 2002,3(11): 1127-1164

 

9) F. I. C. –S. I. C. I. Documento di Consenso La rete interospedaliera per l’emergenza CoronariCa (Ital Heart J 2005; 6 (Suppl 6): 5S-26S)

 

10) Gregorio G. S.C.A, dalle dimensioni del problema alle risposte organizzative. Atti del Convegno Le Sindromi Coronariche Acute. Paestum 11 novembre 2004.