LA DOCUMENTAZIONE
CLINICA: DAGLI ASPETTI MEDICO-LEGALI A STRUMENTO PER LA
SICUREZZA DEI PAZIENTI
E DEGLI OPERATORI
SANITARI
Quinto Tozzi
Divisione di
Cardiologia Ospedale Sant’Eugenio Roma
Per documentazione sanitaria si intende tutta la documentazione
(in genere cartacea ma anche e sempre di più informatica)
redatta da tutti i professionisti sanitari (in genere medici ed
infermieri ma anche fisioterapisti, ostetriche, biologi,
farmacisti, ecc.) inerente le attività sanitarie relative al
paziente sia esso ricoverato che ambulatoriale. Essa è un
atto pubblico di fede privilegiata perché redatta da pubblico
ufficiale nell’esercizio delle sua funzioni. L’ Art. 23 del
Codice di Deontologia Medica recita infatti “La cartella
clinica deve essere redatta chiaramente, con puntualità e
diligenza, nel rispetto delle regole della buona pratica clinica
e contenere oltre a ogni dato obiettivo relativo alla condizione
patologica ed al suo corso - le attività
diagnostico-terapeutiche praticate”.In base alla legge sulla
privacy il primo titolare dei dati clinici è solo il paziente
stesso che, esplicitamente od implicitamente, delega gli
operatori sanitari al suo trattamento ed utilizzo nell’ambito
comunque di specifiche normative. La principale funzione
della documentazione sanitaria è attestare oggettivamente e
trasmettere le informazioni delle attività sanitarie relative ad
un episodio di ricovero; essa è quindi di fatto uno strumento
indispensabile per la gestione ottimale ed il buon esito della
clinica e dell’assistenza; essa deve anche contenere oltre alla
registrazione precisa dei fatti anche la loro interpretazione,
la pianificazione degli interventi e la valutazione della loro
efficacia diagnostico terapeutica. Tra i principali obiettivi
della documentazione sanitaria particolare importanza rivestono:
-
registrare con precisione e rendere facilmente reperibili e
rapidamente interpretabili le informazioni anche in
condizioni di emergenza
-
far capire a chi legge quale sia stato il filo logico del
ragionamento clinico ed assistenziale (Es.: i motivi per cui
si inizia o si interrompe una terapia e si richiede un
esame)
La
non corretta compilazione della cartella clinica comporta quindi
il reato di :
-
omissione di atti di ufficio: se mancata o ritardata
compilazione
-
falso ideologico: se compilazione non veritiera
-
falso materiale: se compilazione postuma
La
responsabilità formale della documentazione sanitaria è del
primario (oggi direttore di UOC) o del responsabile di UO e
della capo sala per la sua custodia finché è giacente in
reparto; del direttore sanitario dell’ospedale una volta inviata
in archivio centrale. In caso di smarrimento, distruzione o
danneggiamento della cartella clinica è responsabile civilmente
l’amministrazione sanitaria e penalmente chi è materialmente
responsabile del fatto.
La cartella clinica delle Case di cura accreditate
hanno la stessa valenza legale delle cartelle cliniche degli
ospedali pubblici; ciò non accade invece per tutta la
documentazione sanitaria prodotta dalle strutture sanitarie
private non accreditate il cui valore è solo quello di un
promemoria privato senza alcun valore giuridico o certificatorio
(non valgono quindi per questa documentazione i reati di
omissione di atti di ufficio, falso ideologico e materiale
perché gli operatori sanitari in quello specifico ambito non
sono dei pubblici ufficiali).
Le cartelle cliniche possono essere oggi
classificate in due principali tipologie: per fonte di
informazioni: (la più diffusa) e suddivisa in anamnesi, esame
obiettivo, test diagnostici, ecc.; e per problemi (poco diffusa)
ma vicina ai comuni schemi mentali di approccio ai problemi di
medici ed infermieri: problemi attivi e passivi, dati obiettivi
e strumentali, piani operativi, ecc..
Le
cartelle informatizzate hanno lo stesso tipo di significato ed
approccio cambiando solo il supporto in cui sono registrate le
informazioni ed i dati.
Da un punto di vista pratico la documentazione
sanitaria sta abbandonando la vecchia e poco funzionale dualità
“medica” ed “infermieristica” spostandosi sempre di più, ma a
velocità lenta e variabile, verso la cartella integrata sul filo
logico del concetto che il paziente è uno e la documentazione
che lo riguarda deve essere quindi una ma con alcune parti di
esclusiva pertinenza medica od infermieristica e molte altre di
interesse ed azione comune. Le cartelle integrate sono
infatti per questo motivo uniche con degli inserti mobili che
ogni operatore sanitario compila in base alle sue specifiche
funzioni.
I principali requisiti di qualità della
documentazione sanitaria sono :
·
accuratezza
·
chiarezza
·
rintracciabilità
·
completezza
·
pertinenza
·
veridicità
Elemento importantissimo, anche e soprattutto per evidenti
motivi di sicurezza, è che colui che legge la cartella clinica
(soprattutto se in condizioni di urgenza ed emergenza) e non
conosce le condizioni del paziente deve essere il grado, con le
sole informazioni della cartella e quindi senza pericolosissime
interpretazioni del ragionamento, di inquadrare sufficientemente
il paziente e prendere le relative decisioni.
Principali consigli per una corretta compilazione
della documentazione sanitaria (l’ovvietà di alcuni è suffragata
dalla frequentissima loro assenza):
-
scrivere sempre il nome e cognome del paziente in ogni
singola pagina della documentazione:
-
pericolo: scambio di persona nei dati
-
usare sempre inchiostro e mai la matita:
-
pericolo: perdita totale e definitiva di informazioni
-
descrivere appena possibile e con precisione tutte le
informazioni (è un reato scriverle a posteriori); ogni
giorno di ricovero dovrebbe avere sempre una osservazione
delle condizioni e il rilievo di alcuni parametri clinici.
-
pericolo: facile perdita di informazioni e dati
-
scrivere sempre ciò che viene fatto al paziente e le sue
reazioni a quanto fatto.
-
Pericolo: non descrivere eventi importanti con perdita
di informazioni
-
Correggere gli eventuali errori con una riga che consenta di
leggere l’errore; mai cancellare completamente od usare
bianchetto
-
Pericolo: occultamento e perdita di informazioni e
grande difficoltà a difendersi da eventuali accuse di
malpractice
-
Data ed ora deve essere sempre riportata accanto ad ogni
annotazione.
-
Pericolo: scambio ed errata interpretazione di
informazioni.
-
Utilizzare solo simboli ed abbreviazioni di cui si è sicuri
che tutti gli operatori conoscano il significato.
-
Pericolo: informazioni ed interpretazioni errate
-
Scrivere in modo leggibile.
-
Pericolo: informazioni sbagliate e sbagliate decisioni;
interpretazioni errate.
-
Descrivere solo quello che è stato fatto od osservato
personalmente.
-
Pericolo: errata interpretazione di informazioni e dati
-
Non scrivere mai per un’altra persona.
-
Pericolo: la responsabilità è personale; errata
interpretazione
-
Non aggiungere informazioni dimenticate utilizzando spazi
ristretti.
-
Pericolo: non è mai consentito aggiungere informazioni a
posteriori
-
Il rifiuto da parte del paziente di assumete medicinali va
riportato mettendone in evidenza i motivi.
-
Pericolo: possibilità di non conoscere informazioni
importanti e commettere errori. Il rifiuto è un diritto
del paziente che deve essere però documentato
accuratamente.
-
La registrazione deve riferire i fatti e non la loro
interpretazione che deve essere fatta a parte e con
chiarezza.
-
Pericolo: le interpretazioni possono anche non essere
esatte e condurre ad errori
-
Ogni atto e registrazione deve essere sottoscritto con firma
o sigla precedentemente depositata
-
La rintracciabilità dell’esecutore non ha un significato
persecutorio ma di tutela degli operatori.
In
base a quanto sopra è quindi evidente come una documentazione
sanitaria di buona qualità sia un passaggio indispensabile per
la sicurezza dei pazienti e, parallelamente, come la cattiva
qualità della documentazione possa facilmente condurre ad errori
anche importanti e pericolosi per i pazienti e gli stessi
operatori sanitari.
