MALATTIE CARDIACHE, FARMACI E DISFUNZIONE ERETTILE

Domenico Miceli
UOS Scompenso cardiaco e Riabilitazione Cardiologica
Dipartimento di Cardiologia Ospedale Monaldi, Napoli

I problemi di disfunzione erettile (DE) interessano un'alta percentuale di pazienti con cardiopatia ischemica (CI), sia per l'impatto negativo che essi possono avere sulla qualità della vita per la preoccupazione di possibili rischi connessi con l'attività sessuale, sia per la frequente coesistenza di DE organici come ulteriore manifestazione della vasculopatia aterosclerotica o come effetto iatrogeno causato dalla terapia cardiologica (1,2).
E' possibile identificare fattori di rischio comuni a CI e DE, quali l'età avanzata, il diabete mellito, il fumo di sigaretta ed è possibile che le alterazioni delle arterie coronarie si producano anche nelle arterie cavernose: dunque una CI può sottendere una concomitante DE e, analogamente, una DE può costituire la spia di una concomitante CI(3).
La scarica neuroormonale che, in varia e talora difficilmente quantificabile misura si sprigiona durante l'atto sessuale, coinvolge in maniera particolare l'apparato cardiovascolare e determina una serie di modificazioni emodinamiche, i cui effetti sono stati indagati con ricerche condotte su volontari sani, a carico della pressione arteriosa sistolica che può aumentare di 30-120 mmHg, di quella diastolica, con aumenti compresi fra 30 e 50 mmHg, della frequenza cardiaca con incrementi fino a 180 battiti/minuto, e di quella respiratoria che può raggiungere i 60 atti respiratori/minuto(1).
Complessivamente, il dispendio energetico è stato valutato fra i 3 e i 5 METS: questa misura corrisponde ad un II-III stadio di Bruce di un elettrocardiogramma da sforzo, ovvero, come si usa sostenere tentando un esempio più vicino alla vita reale, allo sforzo compiuto per salire due rampe di scale rapidamente(4).
Naturalmente le modificazioni emodinamiche sono suscettibili di variare in ambiti così elevati per la natura stessa dell'atto sessuale nel quale gioca una evidente forte componente emotiva che cambia in dipendenza delle condizioni ambientali e situazionali in cui lo stesso viene praticato: è evidente infatti come sia diverso il coinvolgimento in una relazione coniugale o routinaria rispetto a quello di una relazione in un luogo clandestino e con un partner non abituale.
Tuttavia, nonostante numerosi riferimenti spesso aneddotici, in linea generale gli accidenti cardiovascolari durante attività sessuale sono poco frequenti(5): una sottoanalisi "ad hoc" dello studio di Framingham, il più importante studio epidemiologico cardiovascolare esistente, ha dimostrato che il rischio assoluto di un infarto del miocardio durante un rapporto sessuale è dello 0,9%, e solo l'1,5% dei pazienti che avevano subito un infarto miocardico acuto aveva praticato attività sessuale nelle due ore precedenti(6).
Per questi motivi, soprattutto per il basso rischio assoluto di eventi potenzialmente avversi, anche pazienti con CI con o senza storia di pregresso infarto miocardico, se clinicamente stabili, possono in linea generale essere incoraggiati a riprendere una normale attività sessuale.
L'attuale disponibilità di un trattamento farmacologico orale per la DE, nata con il sildenafil e sviluppatasi di recente anche su altri farmaci della stessa classe(tadalafil, vardenafil), ha indotto una crescente richiesta di utilizzo di queste terapie da parte di pazienti cardiopatici con concomitante DE.
Il sildenafil citrato è un inibitore selettivo della fosfodiesterasi tipo 5 (PDE5) particolarmente presente nei corpi cavernosi, la cui inibizione determina una ridotta degradazione del GMP ciclico e quindi un aumentato rilasciamento muscolare con vasodilatazione arteriosa e venosa ed erezione peniena(7)
Gli effetti sui parametri emodinamici del sildenafil sono modesti e si manifestano con riduzione della pressione arteriosa sistolica e diastolica di circa 10 mmHg senza alcuna variazione della frequenza cardiaca e dell'indice cardiaco(8).
E' ormai acquisizione certa che l'uso del sildenafil è controindicato in concomitanza con l'assunzione di preparati contenenti nitrati sotto qualsiasi forma (endovenosa,orale,transdermica,sublinguale): è potenzialmente pericolosa l'assunzione di nitrati fino alle 24 ore precedenti il sildenafil ma anche nelle 24 ore successive,e quest'ultima evenienza va tenuta presente dal cardiologo di Pronto Soccorso che dovesse trovarsi ad esaminare un paziente con crisi anginosa scatenata dopo attività sessuale successiva ad assunzione di sildenafil; in questi casi occorre evitare di somministrare nitroderivati e fare ricorso ai betabloccanti, ed è anzi consigliato l'uso del propranololo alla dose di 40-80 mg per via sublinguale(8).
La Consensus Conference della Task Force ACC/AHA nel 1999(9) e, successivamente, il Princeton Consensus Panel nel 2000(10), hanno elaborato una serie di raccomandazioni e cautele per l'uso di sildenafil in pazienti con CI, che sono sintetizzate nella tabella I. Nei pazienti con CI grave, instabile o recente, considerati a rischio alto dal punto di vista dell'utilizzo del sildenafil, è in realtà controindicata qualsiasi attività fisica anche di medio livello e dunque anche l'attività sessuale : pertanto la controindicazione non è strettamente connessa all'uso del preparato ma all'attività sessuale in sé che consegue all'assunzione del farmaco.



TABELLA I
da : ACC/AHA expert consensus document (9) - Princeton Consensus Panel 2000(10)
(modificate)

RACCOMANDAZIONI PER L'USO DEL SILDENAFIL BASATE SULLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE IN PAZIENTI CON CARDIOPATIA ISCHEMICA

- Rischio basso : paz.asintomatico, fattori di rischio per CI < 3, angina lieve e stabile, BPAC pregresso stabile, IMA pregresso stabile > 6-8 settimane

- Rischio intermedio : fattori di rischio per CI > 3, angina ­ stabile, IMA < 6 settimane

- Rischio alto : angina instabile, IMA < 2 settimane

CAUTELE PER L'USO DI DOSAGGI MAGGIORI DI 25 mg DI SILDENAFIL IN PAZIENTI CON CARDIOPATIA ISCHEMICA
- Uso concomitante di amiodarone, diltiazem, felodipina, nifedipina, chinidina, verapamil, losartan
- Danno renale ed epatico

 



I dati ricavabili dalla consultazione del sito della FDA americana http://www.fda.gov./cder/consumerinfo/viagra/safety3.htm, provenienti da oltre 6000 casi degli studi clinici vs placebo (che hanno dimostrato una differenza non significativa di frequenza di infarto miocardico e morte nei pazienti trattati attivamente vs quelli trattati con placebo) e dalla sorveglianza di vaste popolazioni di pazienti ormai in trattamento, hanno di fatto ridimensionato notevolmente il problema della generica pericolosità del sildenafil anche nei pazienti con CI.
E' ovviamente comunque indispensabile che il cardiologo valuti individualmente la possibilità dell'insorgenza di effetti negativi in primo luogo dell'attività sessuale nei pazienti con CI, eventualmente sottoponendo i pazienti ad uno screening accurato che includa anche un test elettrocardiografico da sforzo, ed in secondo luogo e conseguentemente, della possibilità di impiego del sildenafil nei casi di DE organico e/o funzionale laddove l'indicazione sia appropriata.
Sarebbe peraltro auspicabile che il cardiologo non venisse coinvolto solo in qualità di "prescrittore/autorizzatore" dell'uso di questi farmaci, ma che, eventualmente con il supporto del "counseling infermieristico", ricoprisse un ruolo attivo nel sostenere i pazienti con CI alla ripresa o al mantenimento di una normale attività sessuale: è opportuno, infatti, che un appropriato programma di riabilitazione cardiologica si rivolga anche a questo aspetto per nulla trascurabile della qualità di vita di questi pazienti.

BIBLIOGRAFIA

1) Rerkpattanapipat P, Stanek MS, Kotler MN. Sex and the heart: what is the role of the cardiologist? Eur Heart J, 2001; 22: 201-208
2) Garcia-Barreto D, Sin-Chesa C, Rivas-Estany E, Nieto R, Hemdndez-Cafiero A. Sexual intercorse in patients who have had a myocardial infarction.
J Cardiopulm Rehabil 1986; 6:324-328
3) Benct AE, Melman A. The epidemiology of erectile dysfunction. Urol Clin North Am 1995;22:699-709
4) Bohlen JG, Held JP, Sanderson O, Patterson RP. Heart rate,rate-pressure product and oxygen uptake during four sexual activities. Arch Intern Med 1984; 144:1745-1748
5) Ueno M. The so-called coition death. Jpn J Leg Med 1963; 17:333-340
6) Muller EJ. Sexual activity as a trigger for cardiovascular events:what is the risk ? Am J Cardiol 1999; 84:2N-5N
7) Pfizer Labs, Division of Pfizer, New York. Viagra (sildenafil citrate) prescribing information, 2000
8) Kloner RA, Zusman RM. Cardiovascular effects of sildenafil citrate and reccommendations for its use. Am J Cardiol 1999; 84:11N-17N
9) ACC/AHA Expert Consensus Document: Use of sildenafil (Viagra) in patients with cardiovascular disease. J Am Coll Cardiol 1999; 33:273-282
10) DeBusk R, Drory Y, Goldstein I et Al. Management of sexual dysfunction in patients with cardiovascular disease: recommendations of the Princeton Consensus Panel. Am J Cardiol 2000; 86:175-181