Maurizio
Carrino
Dipartimento di Uronefrologia U.O. C. di Urologia U.O.S. Chirurgia Andrologica
A.O. A. Cardarelli Napoli
La
correlazione tra malattia coronaria (M.C.) e disfunzione erettile (D.E.)
non è un concetto nuovo.
Già nel 2000 O' KANE e JAKSON segnalavano su "Cardiology"
l'incidenza di disfunzione erettile severa nel 38% dei pazienti con M.C.
dimostrata. Ed è proprio di provenienza cardiologica la prima segnalazione
scientifica di priorità clinica della D.E. in pazienti con futura
M.C. clinicamente dimostrata.
Il gruppo dei Cardiologi del S.Raffaele di Milano pubblicava nel 2004 su
"European Urology" uno studio su una coorte di 300 pazienti ricoverati
in Unità Coronarica per dolore toracico ed ostruzione coronarica
dimostrata angiograficamente. E nel 67% di tali pazienti la D.E. precedeva
di circa 38,8 mesi l'insorgenza della M.C. o la sua valutazione non invasiva.
Si dimostrava altresì che il ruolo della D.E. quale markers precoce
di malattia coronarica correlava in maniera generica con i comuni fattori
di rischio valutati ( fumo, ipertensione, stress, ecc. ) mentre il diabete
rendeva tale correlazione molto evidente.
Così pure apparivano particolarmente esposti i pazienti con alterato
rapporto tra HDL e colesterolo totale e la fascia di età tra 50 e
59 anni.
Entrambi gli specialisti si confrontano in effetti con due espressioni cliniche
di una identica patologia : la disfunzione endoteliale multiorgano.
In questa ottica la cooperazione tra Cardiologi ed Uro-Andrologi si realizza
sia nella clinica applicata ( cooperazione terapeutica finalizzata alla
qualità di vita del paziente ) sia nella icerca ( markers biochimici
di malattia come l'endotelina e l' EGRF ecc.).
Il futuro riserva sicuramente agli specialisti strategie terapeutiche comuni
ed integrate che mirino a contenere il danno endoteliale nella sua evoluzione
temporale istopatologica e clinica.